Ma Calimero Ricciotti aveva una Donna. Che non si era mai occupata di politica ma amava quell' uomo gran lavoratore. Abitava a Borgosesia, non lontano. Caterina Bollazzi,questo il suo nome, da due giorni non ha notizie di Calimero, e questo non era da lui. Decide quindi di passare da Crevacuore, e comincia a far domande. La gente non risponde, quelli erano tempi che era meglio farsi i fatti propri, tempi colpevolmente omertosi. La mandano persino a Guardabosone, chiede ai fedeli all' uscita della Messa. Nulla. Ma lei,imperterrita, continua. Supplica, poi minaccia, si dispera, urla che chiederà a Vercelli, a chi di dovere. Non importa se manderanno soldati, Italiani o Tedeschi che siano: vuole il suo Uomo ! Non sa che si condanna a morte, per quelle domande. Infine qualcuno, forse imboccato da Palmo o forse no, le consiglia di cercare vicino alla Chiesa della Serra. Lei ci va, speranzosa o timorosa. Ma qualcuno la segue, non si saprà chi, ma si può immaginare. Un' altra raffica di mitra risuona nella vallata; la gente si fa il segno della Croce, e tira il catenaccio.Il cadavere di Caterina Bollazzi verrà ritrovato bocconi in campo di mais presso il Torrente Strona. Poco lontano, i sandali di sughero della Domenica.
Oggi la chiesa della Serra è Monumento Nazionale, ma pochi sanno di Margherita, Calimero e Caterina. Scomparsi come il Castello di Azoglio, di cui restano solo pochi ruderi. Se passate di là, oltre ai Canestrelli tipici della foto, provate a chiedere...Eppure anche Portula non è lontana.
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