martedì, ottobre 28, 2008

Gli "Altri Martiri" del Ponte della Pietà a Quarona.

Ritorniamo oggi nel Biellese, più o meno sempre in quel triste 1944. Vicino a Quarona c' è un ponte che sia oggi che a quei tempi è chiamato "Ponte della Pietà". Ma la Pietà l' è morta, come dice una canzone partigiana. Ed ancora oggi, infatti, su quel ponte, mentre vi è una lapide che ricorda 5 partigiani impiccati il 4 Agosto di quell' anno, dopo l' omicidio di due Militi della RSI. Mentre nessuna lapide o targa ricorda i 2o Legionari della Divisione Tagliamento uccisi in un imboscata il 6 Aprile del 1944.
La sera del giorno prima alcuni partigiani erano passati sparacchiando per le strade di Borgosesia. Rifugiandosi subito sui monti, come d' abitudine. Venti soldati della Tagliamento, al comando del Sergente Rizieri Zucchi, vengono mandati verso Quarona con un camion, dove si presume i partigiani si siano diretti. Nulla fa presumere che una trappola era stata appositamente preparata. Alle due del mattino del 6 Aprile, Pasqua di Resurrezione, la strage: i partigiani agli ordini del partigiano Mario Vinzio, "Pesgu", avevano steso prima del ponte un cavo dell' alta tensione, contro il quale il camion andò a sbattere. Fortunati furono quelli che morirono subito, fulminati, mentre il veicolo prese fuoco. I sopravissuti scesero completamente intontiti dalla scarica elettrica. Dal ponte una valanga di proiettili li abbattè come birilli. Chi respirava ancora venne finito a baionettate. Miracolosamente sopravvive un eroico reduce del Reggimento Giovani Fascisti di Bir El Gobi, il Tenente Pietro Prezioso, pure con un occhio spappolato. Che perirà a guerra finita in un campo di concentramento vicino a Modena da parte di un militare americano mentre cercava di evadere.
Questi i nomi di quei Morti Dimenticati:

Vincenzo Bellomo, Antonio Campa, Giuseppe Castellaccio, Alfonso Cattania, Claudio Clavario, Bruno Contin, Franco Cordiali, Ermanno Di Loreto, Rinaldo Farascioni, Renato Gattinara, Mario Giannelli, Ciro Maggio, Mario Maliocco, Giorgio Pagliughi, Giampaolo Pardelli, Luigi Pierucci, Giacomo Saitta, Giambattista Sessi, Giovanni Stazzi, Rizieri Zucchi.

Il loro funerale venne celebrato a Vercelli, dove, a dimostrazione di quanto la popolazione stesse con i partigiani, vi fu un' impressionante partecipazione alle loro esequie.
(nell' immagine, la Tagliamento per le vie di Vercelli nel 1943)






1 commento:

Unknown ha detto...

Mi sembra doveroso porre una modifica al vostro articolo. I fascisti della Legione Tagliamento non furono fermati con il cavo dell'alta tensione (che ai tempi ancora non esisteva in loco), bensi' da lancio di bombe a mano e raffiche di mitra dal ponte stesso. Poi, come avete detto, i partigiani scero dal ponte e finirono l'eccidio a fucilate. Solo un milite su finito a pugnalate, sette,per la precisione. Vi voglio comunque ringraziare per ricordare i fatti che la nostra Italia democratica vuole nascondere.