Pepe Ugo. Ventenne, studente del secondo anno di Ingegneria a Milano, era nativo di Gaeta.
Era figlio del Contrammiraglio Gabriele Pepe e nipote dell' Eroe Risorgimentale Guglielmo Pepe.
Fu ferito una prima volta alla testa il 23 Luglio 1921 in uno scontro a Treviso. Nello stesso anno, riconosciuto in treno come Fascista per il distintivo che portava all' occhiello, venne aggredito da un gruppo di socialcomunisti e malmenato.
Morì a Milano il 24 Aprile 1922.
La sera del 23 quattro Fascisti uscivano dal Circolo Battisti per recapitare dei biglietti d' invito ad una cerimonia che avrebbe dovuto svolgersi l'indomani al Teatro Diana. Improvvisamente furono affrontati da una squadra di una decina di Arditi del Popolo di Porta Vigentina. Uno di questi apostrofò i Fascisti con la domanda: "Siete voi di Porta Vittoria ?" . Alla risposta affermativa, i comunisti estrassero le rivoltelle; i Fascisti, disarmati, furono pronti a gettarsi a terra. Ugo Pepe rimase in piedi e trovandosi più vicino a quello che aveva parlato, con un colpo del bastone da passeggio sulla mano dell'avverario gli fece cadere l'arma. Ma subito venne colpito da 2 proiettili al ventre sparati da un altro bolscevico.
Trasportato all'ospedale ed operato, il giorno successivo moriva tra le braccia della Madre, al cospetto degli amici e di Benito Mussolini in persona. Tenendo tra le mani quelle della Madre, le sue ultime parole furono: " Mammà, ti sia di conforto il sapere che muoio per la Grande Idea e per l' Italia. Sono felice di morire se penso che il mio sacrificio potrà essere utile un giorno per la Pace della Patria !". Il Padre, in missione con la Marina a Costantinopoli, giunse a Milano solo il 25 Aprile, affranto.
I funerali videro una folla numerosissima, e così Mussolini lo ricordò nell' orazione funebre:
"Noi vorremmo piangere in quest'ora; ma noi non ti consideriamo alla stregua di tutti i morti. Tu eri un soldato. Noi siamo dei soldati della Tua Causa. Possiamo ascoltare e raccogliere il grido di Tua Madre, non VENDETTE, ma GIUSTIZIA ! E la migliore rappresaglia MORALE è la presenza di tutto questo popolo oggi al Tuo Funerale." .
Nel Maggio successivo, il Gruppo Universitario Fascista a lui intitolato, nell'inaugurazione del gagliardetto, riceveva dalla Madre di Ugo Pepe la seguente lettera:
" Figliuoli ! Io vi ringrazio di aver voluto prendere il Suo nome per ogni atto bello e forte, poichè veramente egli visse e morì in bellezza e fortezza. Che dalla Sua bara si levi la messe che feconderà le vostre belle giovinezze di orgogli e vittorie. Lottate e vincete nel Suo Santo Nome ogni più alta battaglia dell' Ideale. Io vi sarò sempre accanto, con cuore vigile e forte per dirvi l'amore e la fede che fece di Lui un Martire, e se l'ora della prova suonerà, ebbene, nessuno di voi tremerà ed io vi sarò ancora accanto per baciarvi e benedirvi. Andate col suo nome in cuore e spandete luce di bellezza e bontà e forza, e che la vittoria arrida sempre a voi, per fare, come Egli sognò, un' Italia sempre più Grande, Libera e Forte. Vi benedico, figliuoli carissimi, ISMALIA PEPE."
Nessun commento:
Posta un commento