Veniamo ad un'altro episodio della Martirologia Fascista di cui, a differenza dei troppi Morti Dimenticati, qualcosa si trova. Ma sminuito, vilipeso, denigrato: l' Eccidio di Sarzana.
In Italia, in un clima di violenze sempre più aspre, viene affidato l'incarico di formare il Governo al socialista Ivanoe Bonomi,il 4 Luglio 1921, con democratici, popolari, liberali e giolittiani.
Il 21 Luglio cinquecento Fascisti marciarono su Sarzana per manifestare solidarietà ad una decina di loro Camerati arrestati qualche giorno prima,tra cui Renato Ricci, che qualche anno dopo fondò l' Opera Nazionale Balilla, divenne Ministro delle Corporazioni e Comandante della Guardia Nazionale Repubblicana. Bonomi aveva dato ordine di agire con fermezza contro ogni manifestazione ritenuta ostile: appena arrivati i Fascisti alla Stazione Ferroviaria, i Carabinieri fecero immediatamente fuoco. 18 morirono subito, quasi tutti giovanissimi; molti furono i feriti e molti furono coloro che , scappando attraverso i campi, caddero in mano ai cosiddetti "Arditi del popolo", formazioni socialcomuniste formatesi da poco, e furono massacrati a colpi di forcone e roncola, tra cui Giuseppe Orano, portando il numero delle vittime ad oltre la quarantina.
I superstiti, barricati nella Stazione, furono infine caricati su un treno, insieme ai dieci prigionieri, e rispediti a casa. Un ultima vittima fu un ragazzo che, affacciatosi ad un finestrino per fare il Saluto Romano, venne ucciso da una rivoltellata.
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