mercoledì, dicembre 13, 2006

Montiglio Vittorio.

Proprio in questi giorni il Cile è attuale,per la scomparsa del Presidente Augusto Pinochet. Ebbene, anche questa lontana Nazione diede all' Italia un martire Fascista, Vittorio Montiglio.
Nato a Valparaiso nel 1903 da genitori italianissimi, s’imbarcò di nascosto per Genova ove giunse dopo 53 giorni di navigazione tra l’insidia dei sottomarini e la asprezza di un viaggio in terza classe. Aveva 14 anni, ne accusò venti e fu arruolato in un reparto di “fiamme verdi”.,gli Arditi. Dovunque fu, lì si fece notare per le sue ardite azioni. Per le numerose azioni eroiche durante la Grande Guerra ed in Albania poi, ebbe la Medaglia d'Oro al Valor Militare vivente.
Finita la Guerra,fu prima Legionario Fiumano e poi fondatore di alcuni Fasci di Combattimento. Trasferitosi in Aereonautica, il giorno 8 Settembre 1924, mentre si recava al campo di aviazione di Ghedi venne assalito da alcuni comunisti. Invano tentò di difendersi,ma gli aggressori in breve lo lasciarono gravemente ferito sul terreno. Gli rimase la mano sinistra anchilosata e non solo il suo sogno di diventare aviatore non poté avverarsi, ma fu probabilmente la causa della sua morte in un incidente automobilistico nel 1929.
Attualmente a Santiago del Cile la Scuola Italiana, che ha diverse sedi ed indirizzi, è dedicata a lui:forse l'unica Scuola nel mondo dedicata ad un Martire Fascista.

15 commenti:

e ha detto...

Questo post e molto antico ma anche lascio il mio comento, sono un studene de la Scoula Italiana Vittorio Montiglo a Santiago del Cile e se era fascita non lo so ma io credo di si perche per qualque significato mai ci hanno racontanto la suaa vita.
Saluti dal Cile

cappe ha detto...

Sono un papà italiano di una bambina italo-cilena che frequenta la scuola italiana di Santiago. Ne farei volentieri a meno, ma è l'unica struttura decente dove si parla (a stento e con spagnolismi frequenti) italiano.
Che sia intitolata a un fascista mi da fastidio.
Saluti comunque dal Cile.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

A me da più fastidio che, come si è lamentato lo studente del commento precedente,ne sia nascosta la storia.
Come magari questa, di cui parlai nel marzo 2008:

"Quando si parla del Cile, spesso si raccontano le solite fandonie contro il Presidente Augusto Pinochet Duarte; dimenticando tutti i vari omicidi ed attentati che insanguinarono il Cile a partire dal 1970 per mano dei terroristi rossi del MIR ed i loro accoliti.


Particolarmente vergognoso fu l'attentato in cui perse la vita la pensionata di 65 anni, Berta Rosa Pardo Munoz il 20 Gennaio del 1988; perchè la bomba colpì la Sala d' Aspetto di un Ospedale di Valparaiso,dove vi erano in maggior parte donne e pensionati della Capredena, la previdenza militare cilena. Insiema alla povera donna, vi furono molti feriti gravi; tra questi:Juan Soto Chandía, Adriana Olmedo Romero, Simón Navarrete Durán, Teresa Espinoza Mardones, Roxana Varela Muñoz, Gladys Gómez Reinoso,MargaritaLangley Álvarez, Juan Lagomarsino Basualdo, Alicia Henríquez Cubillos, Marcia Ladrón de Guevara Salas, Sonia Cabrera Montt, Lilian Cabello Pérez, Marcia Calderón de Salas, Guillermina Olate Rodríguez, María Contreras Olmedo, Teresa Mansilla Carreño, Jacqueline Zara Zabala, Elizabeth Céspedes"

Forse adesso, con la speranza che sia eletto Sebastián Piñera Echenique, cambieranno le cose.

cappe ha detto...

Naturalmente è assurdo che, intitolando una scuola a un personaggio, se ne nasconda la storia che comunque ha i suoi aspetti interessanti. È evidente che si ha vergogna (giustamente a mio parere) dei trascorsi fascisti del Montiglio. (Tra l'altro ho prestato il servizio militare proprio nel settimo alpini como lui! Unico dato riportato in Wikipedia per esempio)
Vedo che sta citando atti criminali e terroristici comparandoli con la violenza fascista e con le supposte fandonie sulle violenze e violazioni dei diritti umani da parte del governo militare in Cile.
Lo trovo inappropriato. Sta comparando atti terroristici e criminali fatti da gruppi indipendenti con azioni intraprese da un governo che ha messo in atto una sistematica violazione dei diritti umani sulla pelle dei suoi stessi cittadini, il più delle volte in forme e modalità persino controproducenti rispetto al conflitto "politico" in atto. In altre parole sta cercando di giustificare la violenza e crudeltà gratuite da parte di coloro che sono preposti a evitarla e prevenirla.
Non credo che Piñera sia particolarmente interessato in riabilitare o meno certi personaggi, sarebbe un suicidio politico. Sinceramente credo che il Cile abbia bisogno di uscire dalla polarizzazione assurda in cui si trova da vent'anni. Fermo restando che i crimini sono tali e se sono crimini che vanno contro i diritti umani vanno sempre perseguiti (nei limiti dei diritti umani... vedere vecchietti di 90 anni in carcere non ripara nessun danno).

Saluti

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ce ne sono di cose assurde, in giro, se per quello. Tra cui, mi permetta, consultare wikipedia che spesso contiene inesattezze clamorose, proprio per come è strutturata.

In un altro Mio Blog , il mio principale, "Santosepolcro" ho in passato dimostrato come quello che lei denomina un "governo che ha messo in atto una sistematica violazione dei diritti umani" sia stato così tremendo tanto da trattenere ottimi rapporti con il Santo Padre. Arrivando a visitare il Cile senza timore di abbracciare Pinochet nell' Aprile del 1987. Un' amicizia rinsaldata il 18 Febbraio 1993,in occasione della ricorrenza delle nozze d'oro dell'ormai ex-presidente ( e quindi non c'era più nessun obbligo formale),che viene allietata da due lettere autografe in spagnolo che esprimono amicizia e stima e portano in calce le firme di Papa Wojtyla e del segretario di Stato Angelo Sodano. «Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.»

cappe ha detto...

Consultare wikipedia non è assurdo se si considera che la fonte, ovviamente, può riportare errori e inesattezze come d'altronde qualsiasi enciclopedia (incredibile ma vero).

Direi poi che non ha dimostrato niente di particolare citando la visita e le parole del papa a Pinochet. Lei da per scontato che il papa sia una figura morale che dimostri e garantisca in qualche modo la rispettabilità delle persone che visita e stima.
Per me è addirittura esattamente il contrario, ma non voglio annoiarla con questo. In ogni caso se ci atteniamo ai fatti, le violenze che le ho citato ci sono state e, cosa peggiore, sono state benedite dalla chiesa nella sua foga di combattere
la teologia della liberazione e il comunismo, così come la chiesa ha nascosto, nel passato, le violenze perpetrate contro i bambini.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Come vede, se il Santo Padre, così amato in tutto il mondo, che condannò ripetutamente la "cosiddetta" Teologia della Liberazione" e che sconfisse il comunismo insieme a Reagan, ebbe ottimi rapporti con il Salvatore del Cile, tale Governo non era quello che lei vorrebbe far passare come un regime criminale.

Che ebbe Morti Dimenticati anche l' 11 Settembre del 1973, dal Sottufficiale dell' Esercito Ramon Toro Ibanez al Soldato di leva Alejandro Salgado Vargas. Morti il 12, il 13 , il 14 e per tutto il 1973. Ho tutti i nomi e cognomi, se vuole. Ho tutti i nomi e cognomi dal 1970 al 1988.
Così come ho anche i nomi dei finti desaparecidos socialcomunisti con data e luogo di espatrio. E' solo il fatto di avere anche altre cose da fare che mi impedisce di aggiornare questo blog come vorrei, con tutti i libri che posseggo ed i documenti a mia disposizione. Che non troverà certo in Wiki.

cappe ha detto...

Faccia come crede.
Le auguro una buona serata (pomeriggio qui in Cile).

Saluti

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Non sarei poi sicuro della sua ultima affermazione: sempre nel 2006 postai in Santosepolcro un lungo articolo del fratello, Josè Piñera, che gode stima internazionale, riabilitante Augusto Pinochet Duarte.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Eccolo:

http://santosepolcro.splinder.com/post/10226696/11+Settembre+1973%3Aparla+Jos%C3%A8+

Roberto Montiglio ha detto...

Ciao, sono Roberto Montiglio, dal Cile anche, sonno stato alunno anni fa alla Scuola Italiana Vittorio Montiglio. Lui é stato il zio di mio nonno, e il fratello Umberto (anche a lottato nella prima guerra) era il mio bisnonno. Non sono Facista, nemmeno penso che il fascimo sia buono, ma quello che interessa in questa storia e che un giovanne di soltanto 15 anni, Cileno, ha decisso andare in Europa a lottare per la patria dei genitori, ed affrontare la morte senza necessitá. Per quello é stato Medaglia D'Oro in Italia, e per quello é que la Scuola a Santiago ha il suo nome. Sonno orgiolioso di la Storia e di Vittorio. Penso che i vostri commenti devono essere rispetuosi del pasato. Allora oggi é facile dire "Il Fascismo non é stato buono" ma questi eroi sonno immersi in una realitá diversa, e hanno oferto la vita per L'Italia.
Se qualcuno vuole havere piú informazione puo scrivere a rmontiglio@hotmail.com

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

C' è una diffderenza sostanziale tra un libro, un enciclopedia e Wiki (e gran parte della Rete Internet): che i primi sono quasi sempre responsabili di quello che affermano. i secondi, quasi mai.

La seconda parte del commento di "carlo", la dice tutta e lo qualifica.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Roberto Montiglio.

Sono profondamente commosso e confortato dal Suo Commento e dalla Sua Visita. Vuol dire che questo blog è in realta davvero un archivio aperto, come del resto ne ho avuto conferma in altre occasioni.
Anch' io sono ORGOGLIOSO del Suo Caro Parente, Vittorio. Se Lei volesse scrivere altro, è il benvenuto.

Roberto Montiglio ha detto...

Grazie per i commenti. Prima di tutto, prego scusse per il mio Italiano che non é troppo buono, non lo parlo nemmeno lo scrivo da tanti anni cuando lo ho imparato a Scuola qua in Cile.

Lei puó cercare nell Youtube un filmino dal 1929 dei Funerali di Vittorio Montiglio, Funerali di Stato, a Roma col l'essercito e tutto, la gente nella strada, impresionante. Questo filmino é propietá del Archivo Luce.

Vittorio é stato un eroe, non importa a questo punto si é stato fascista o comunista, dobbiamo capire il contesto sociale-político nell quale é stato immerso. Quello che é IMPORTANTE e che se ne andó dal Cile, ai 14 anni, per lottare e offrire la propria vita per l'onore dell'Italia, la patria dei genitori. In quell época cuasi tutti l'Italiani erano fascisti, e lui é stato uno in piú, come tanti eroi della prima guerra. Alcuni amici di Vittorio sono famosi, come Gabrielle D'Anunzio. Ha visuto un paio di anni a Venezuela, come ministro/incaricato del Governo di Musollini per il Suddamerica.

Ma non é stato l'unico eroe nella famiglia, i fratelli Umberto (mio bis-nonno) e Giovanni, sono andati anche nella prima guerra. Umberto ha perso un occhio, e i due sono tornati in Cile dopoguerra. Vittorio restó in Italia, si spossó lá (la moglie di Vittorio era la sorella di la moglie di Umberto), é morto dopo in un incidente automobilístico, ma alcuni storici dicono che é stato un incidente provocato dai antifascisti.

Umberto é stato eroe anche non soltanto per andare nella guerra e pérdere un occhio, dopo é stato Diplomatico in Cile e nell Perú. Primo segretario nella Ambasciata Italiana e Ambasciatore interino nei brutti momenti, cuando é cominciata la seconda guerra. Ha dovuto andarsi dal natale Cile e vivere in Perú alcuni anni cuando il Cile ha dichiarato la guerra alla Germania-Italia-Japone. Ha perso tutto, se ne andó del suo paese per diffendere la patria dei genitori.

Un altro fratello di Vittorio, Ottavio, é stato da tanti anni Vigile del fuoco a Valparaiso, un altro eroe, lo ho conosciuto da bambino, un signore elegante ma semplice.

Le sorelle, Marianna e Mafalda, anche le ho conosciutto. Mafalda é stata profesoressa (insegnante) alla Scuola Italiana di Santiago tanti anni, insegnando a leggere e scrivere l'Italiano a tanti generazioni di Italo-Cileni, anche é stata una eroe, non si spossó mai, non ha havuto figli propi per dedicare la sua vita ai figli di altri.

E non si puó dimenticare il padre di tutti questi, il signore Angelo Montiglio e sua moglie, che hanno dato all'Italia e al mondo una famiglia di eroi, persone che hanno lasciato un messagio nel mondo, e che dopo quasi 100 anni ancora sono riconosciutti lá (Italia) e qua (Cile).

Cosí, ai signori che fanno delle comparazioni tra Vittorio Montiglio e altri diversi situazioni politiche nella storia, io dico che siano sbagliati, e non hanno il diritto di scrivere cosí sul nome di un EROE, MEDAGLIA D'ORO, che ha perso la vitta per diffendere l'Italia, nemmeno si dicono essere figli o nipoti di Italiani.

Roberto Montiglio E. (rmontiglio@hotmail.com)

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Grazie , Roberto ! Pubblico questa sua anche in prima pagina:dovere !