giovedì, dicembre 07, 2006

Milano Aldo (Milano III° ).

Il caso di Aldo Milano, noto anche come Milano III° agli appassionati di calcio, non solo tifosi della Pro Vercelli, è emblematico di come vengano trattati i Morti Dimenticati quando, sperando nel passare del tempo, gli si voglia negare o cambiare la militanza.
Sì,perchè, a differenza di altri Martiri Fascisti, qualcosa si trova, a proposito di questo calciatore, combattente valoroso della I Guerra Mondiale; ma tendendo a negarne la militanza politica nei Fasci Vercellesi.
Bene, Milano cadde ad Albano Vercellese nel corso della Guerra delle lapidi, lo scontro che si ebbe tra Fascisti e socialcomunisti sulle lapidi apposte per ricordare i Caduti della Prima Guerra Mondiale, che per i socialcomunisti erano vittime del capitalismo.

Ora, non posso affermare,sulla base di quanto in mio possesso, che Aldo Milano fosse iscritto al Fascio di Vercelli, ma rimane il fatto che nessuno dei parenti si oppose al fatto che la sezione vercellese del PNF venne chiamata col suo nome, al quale venne intitolata pure una via.

Ed ad avvallare l'area di appartenenza di Milano III° ecco un documento antifascista:

La "guerra contro le lapidi" nel Biellese antifascista
"l'impegno", a. XI, n. 3, dicembre 1991 © Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli.

"...gli squadristi intenzionati a distruggerla (la lapide) raggiunsero la piccola località vercellese su di un camion, nottetempo. Ma, allorché essi iniziarono a picchiare col martello la lapide - che aveva l'epigrafe identica a quella di Andorno -, furono fatti segno da un colpo d'arma da fuoco, sparato dall'interno della Casa comunale, che li fece desistere dal loro intento. A sparare col fucile contro di loro fu una delle due guardie giurate che avevano avuto dal pro sindaco l'ordine di "difendere la proprietà comunale non solo, ma il marmo sacro alla popolazione albanese". La fucilata colpì due membri della spedizione fascista, uno dei quali, Aldo Milano, un giovane ragioniere di Vercelli, ferito gravemente, morì poco dopo.".

Mi sembra un documento chiarificatore.

Inoltre, e cercherò di verificare, le date sull'accaduto discordano: si va dal 7/8 Ottobre 1921 al 28 Ottobre 1922.

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