Tre morti Monarchici, tralasciati dalla storiografia ufficiale del 2 Giugno.
10 Giugno 1946: l' Italia è di nuovo sull'orlo della guerra civile. Questo a causa dei brogli elettorali che gli attivisti Monarchici denunciano in tutto il paese e della conseguente mobilitazione dei partigiani comunisti al Nord.
Napoli, che ha votato Monarchia all' 80 % , e che è particolarmente legata ai Savoia, si sente maggiormente defraudata. Un gruppo di giovani Monarchici contesta i comunisti che dal balcone di una loro sede avevano esposto il tricolore con al centro una donna turrita al posto dello stemma sabaudo. I comunisti insultano e salutano a pugno chiuso; un marinaio di 24 anni, Mario Fioretti, cerca di raggiungere la bandiera, scalando il palazzo: la polizia spara e lo colpiscono a morte. Ritenta l'impresa un 17enne, Enzo Di Guida, ma anche lui viene abbattuto. Una diciannovenne, Ida Cavaliere, alla vista dell' arrivo dei reali Carabinieri, avvolta nel Tricolore, si getta davanti all' autoblindo, per cercare aiuto contro la polizia che sembra pensare solo a sparare ai Monarchici; purtroppo l'autista del blindato non la vede, e la poveretta vine stritolata. Di lei si saprà più tardi che era milanese ed israelita, con la madre morta a Buchenwald.
Come si sa, S.A.R. Umberto II preferì , per evitare una nuova guerra fratricida alla nazione, la via dell' esilio qualche giorno più tardi.
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