mercoledì, febbraio 24, 2010

Vittorio Montiglio III.

Mi rendo conto che Morti Dimenticati è un archivio, e ricevendo lettere come questa che pubblico, ritrovo la voglia di scrivere, persa per molteplici motivi, tra cui la situazione della Patria. Grazie, Roberto !
Intanto, riprendiamo da Vittorio Montiglio:



Roberto Montiglio said...
Grazie per i commenti. Prima di tutto, prego scusse per il mio Italiano che non é troppo buono, non lo parlo nemmeno lo scrivo da tanti anni cuando lo ho imparato a Scuola qua in Cile.

Lei puó cercare nell Youtube un filmino dal 1929 dei Funerali di Vittorio Montiglio, Funerali di Stato, a Roma col l'essercito e tutto, la gente nella strada, impresionante. Questo filmino é propietá del Archivo Luce.

Vittorio é stato un eroe, non importa a questo punto si é stato fascista o comunista, dobbiamo capire il contesto sociale-político nell quale é stato immerso. Quello che é IMPORTANTE e che se ne andó dal Cile, ai 14 anni, per lottare e offrire la propria vita per l'onore dell'Italia, la patria dei genitori. In quell época cuasi tutti l'Italiani erano fascisti, e lui é stato uno in piú, come tanti eroi della prima guerra. Alcuni amici di Vittorio sono famosi, come Gabrielle D'Anunzio. Ha visuto un paio di anni a Venezuela, come ministro/incaricato del Governo di Musollini per il Suddamerica.

Ma non é stato l'unico eroe nella famiglia, i fratelli Umberto (mio bis-nonno) e Giovanni, sono andati anche nella prima guerra. Umberto ha perso un occhio, e i due sono tornati in Cile dopoguerra. Vittorio restó in Italia, si spossó lá (la moglie di Vittorio era la sorella di la moglie di Umberto), é morto dopo in un incidente automobilístico, ma alcuni storici dicono che é stato un incidente provocato dai antifascisti.

Umberto é stato eroe anche non soltanto per andare nella guerra e pérdere un occhio, dopo é stato Diplomatico in Cile e nell Perú. Primo segretario nella Ambasciata Italiana e Ambasciatore interino nei brutti momenti, cuando é cominciata la seconda guerra. Ha dovuto andarsi dal natale Cile e vivere in Perú alcuni anni cuando il Cile ha dichiarato la guerra alla Germania-Italia-Japone. Ha perso tutto, se ne andó del suo paese per diffendere la patria dei genitori.

Un altro fratello di Vittorio, Ottavio, é stato da tanti anni Vigile del fuoco a Valparaiso, un altro eroe, lo ho conosciuto da bambino, un signore elegante ma semplice.

Le sorelle, Marianna e Mafalda, anche le ho conosciutto. Mafalda é stata profesoressa (insegnante) alla Scuola Italiana di Santiago tanti anni, insegnando a leggere e scrivere l'Italiano a tanti generazioni di Italo-Cileni, anche é stata una eroe, non si spossó mai, non ha havuto figli propi per dedicare la sua vita ai figli di altri.

E non si puó dimenticare il padre di tutti questi, il signore Angelo Montiglio e sua moglie, che hanno dato all'Italia e al mondo una famiglia di eroi, persone che hanno lasciato un messagio nel mondo, e che dopo quasi 100 anni ancora sono riconosciutti lá (Italia) e qua (Cile).

Cosí, ai signori che fanno delle comparazioni tra Vittorio Montiglio e altri diversi situazioni politiche nella storia, io dico che siano sbagliati, e non hanno il diritto di scrivere cosí sul nome di un EROE, MEDAGLIA D'ORO, che ha perso la vitta per diffendere l'Italia, nemmeno si dicono essere figli o nipoti di Italiani.

Roberto Montiglio E.

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