venerdì, agosto 21, 2009

Dino Fiorini:l'è 'd San Zorz!


Siamo all' inizio del Campionato, e voglio fare un piccolo regalo a Monsoreau, parlando di un asso del Bologna: Dino Fiorini, il Conte Spazzola.

Nato a San Giorgio di Piano (Bo) il 15 luglio 1915, esordì giovanissimo nel Bologna, dove passò tutta la carriera, vincendo 4 scudetti, 1 Mitropa ed 1 Torneo Expo Parigi. Portava i capelli corti, per quello il soprannome. Nella città felsinea era popolarissimo, soprattutto con le donne, che amava, ricambiato con successo. Gli piaceva pure la vita notturna, tant' è che il CT Pozzo preferì non convocarlo per via di queste abitudini (se giocasse adesso, avrebbe un posto fisso nella Mia Inter...), nonostante le indubbie doti da campione. Terzino sinistro, precedette come tipo di gioco quelli moderni, come Facchetti, Cabrini e Maldini, riuscì a soffiare il posto in squadra nientemeno che ad Eraldo Monzeglio, crescendo cambiò pettinatura, portando i capelli non più all' Umberto, ma lunghi ed impomatati; tant' è che fu uno dei primissimi calciatori a fare pubblicità, appunto per la Brillantina Bourjois, anche per via di quel suo essere tombeur de femme nonostante il matrimonio ed i relativi tre figli avuti dalla moglie Italia Degli Esposti.

Quattro scudetti non sono mica bruscolini, eppure la Città Dotta, nonostante Fiorini fosse un vero idolo, non lo ricorda nè con una piazza, nè con una via, una scuola, un campo sportivo, un giardino, un torneo. Nulla di nulla. Il perchè è presto detto: il Conte Spazzola, che in gioventù aveva fatto anche il muratore e si recava agli allenamenti in bicicletta percorrendo 40 chilometri al dì, come la maggior parte degli Italiani era un Fascista convinto, uno che amava Giovinezza per via di prendere la vita di petto e col sole in fronte. Ma, a differenza di chi poi si imboscò oppure si scoprì partigiano il 25 aprile del '45, Fiorni dopo l' 8 Settembre aderì con entusiasmo alla GNR, la Guardia Nazionale Repubblicana, di cui ostentava la divisa con fierezza per le strade bolognesi. E, nell' estate del 1944, la prima degli odii e delle imboscate gappiste, venne ucciso, forse a Monterenzio, ma il suo corpo non fu mai trovato, e a tutt'oggi non esiste una tomba dove le due figlie, Paola e Franca, che ancora vivono nel capoluogo emiliano, lo possano piangere.
Solo recentemente è uscito un libro di Piero Stabellini, "Chi ha ucciso il terzino del Bologna", dove, in un sospetto e postumo tentativo di "riabilitazione democratica", si insinua il dubbio di una sua trattativa coi partigiani, che poi lo uccisero per errore. Ma quando mai ? Dino Fiorini era tra i fondatori del Partito Fascista Repubblicano, ed era Fascista fino al collo ! Cosa non si fa in questa italia neo-antifascista di Gianfranco Fini !
(nella foto, un famoso contrasto con Silvio Piola)

2 commenti:

Massimo ha detto...

Grazie, anche se la lettura dei caratteri azzurri luminosi su sfondo nero mi è costata almeno due gradi :-)
Spero che il richiamo ai 4 scudetti sia di buon auspicio per domani...
Certo che sarebbe bello tornare alle "bandiere" e non avere solo "banderuole" a caccia di ingaggi ... ;-)

marshall ha detto...

Che storia!