Questa volta parlo di un criminale, ma sicuramente un Morto Dimenticato. Adesso vediamo il perchè.
Quando si celebra il dramma terribile della Shoah in Italia si parla sempre della Risiera di San Sabba, cercando di addossare ogni colpa agli Italiani ed ai Fascisti. Con qualche gravissima omissione. Infatti i media che parlano del Lager triestino non dicono mai che chi si inventò quell' oscuro luogo di morte fu Odilo Lotario Globocnik, nato a Trieste nel 1904 e trasferitosi poi a Vienna. SLOVENO. Già responsabile della realizzazione di altri Campi di Concentramento, come quello di Treblinka. Oltre ad essere Sloveno, Globocnik covava un odio non sopito verso il Fascismo e l' Italia, in quanto come iscritto al Partito Nazionalsocialista Austriaco fu più volte arrestato prima dell'Anschluss nell' Austria del Nazionalcattolicesimo Fascista di Dollfuss, ucciso poi per ordine di Hitler. Come si sa i rapporti tra il Cancelliere di Vienna e l' Italia di Mussolini erano strettissimi, e la NSDAP austriaca era illegale.
Con Globocnik arrivano a Trieste gli uomini del Einsatzkommando Reinhard, ben 92 specialisti tra i quali numerose SS ucraine. Questi gruppi, dipendevano dallo "RSHA", cioè dall'ufficio centrale della polizia di sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptamt) a sua volta dipendente dal Ministero degli Interni alla cui testa era il Reichsfùrher SS e ministro Einrich Himmler. L'Einsatzkommando Reinhard costituisce territorialmente diversi uffici contrassegnati dalla sigla R. Il gruppo che opera a Trieste, ha la sigla R1, quello che opera a Udine la sigla R2 quello di Fiume la sigla R3. La sigla è impressa sui documenti e sulle celle della Risiera. Il primo comandante dell'Einsatzkommando a Trieste è Christian Wirth; dopo l'uccisione di Wirth in un'imboscata partigiana a Erpelle il 26 maggio del '44 gli subentra August Dietrich Allers. Il braccio destro di Allers e comandante della Risiera sarà Joseph Oberhauser, poi condannato all' ergastolo. Come si vede, tutti Italiani...
Inoltre, ad organizzare i trasferimenti da San Sabba ai campi di concentramento nazionalsocialisti fu un altro Sloveno, Raimund Piscanc, che per questo nel 1946 venne condannatoa 20 anni di carcere dalla Corte d'Assise Straordinaria di Trieste.
Quando il 1° maggio 1945 i titini occuparono Trieste, utilizzarono allo stesso modo dei nazionalsocialisti quanto rimaneva della ex fabbrica: infatti vi rinchiusero centinaia di italiani, che poi furono inviati nei campi di concentramento jugoslavi,dai quali ben pochi fecero ritorno, oppure direttamente gettati nelle Foibe
Nessun commento:
Posta un commento