giovedì, aprile 19, 2007

Quando la Rete non dice: Nino Autelli, Poeta Piemontese e Fascista.

A pochi giorni dal 25 Aprile, mi è tornata in mente la figura di Nino Autelli, uno dei maggiori scrittori e poeti dialettali del '900. Di lui c'è ricordo soprattutto in Piemonte, sua regione amatissima. Ma, come al solito, cercando notizie su di lui, si trova un vago "assassinato" nel 1945. Ma non oltre. Un ennesimo Morto Dimenticato.
Era nato a Spinetta Marengo, sobborgo di Alessandria, il 17 Agosto 1903. Come racconta la figlia Paola nel libro di Pansa "Sconosciuto 1945", aderì fin dal 1922 al Fascismo perchè "aveva identificato nel Fascismo la Legalità, l' Ordine, l' Onore, la Difesa della Patria." . Ma non ebbe mai cariche o vantaggi, da questa sua adesione. Durante la Guerra, fu arruolato in Sanità e destinato ai treni che rimpatriavano i feriti, dove si distinse per la sua umanità. Aderì alla RSI, ma neanche qui ricevette incarichi. Dopo il 25 Aprile tornò a casa, non immaginando quello che l'aspettava. La notte tra il 17 ed il 18 Maggio 1945, alcuni sconosciuti armati e mascherati, dopo aver sfondato il portoncino d'ingresso della sua abitazione, piombarono in camera da letto e trascinarono fuori il Poeta davanti alla figlioletta che aveva tre anni e mezzo, e gli spararono al ventre, lasciandolo agonizzante in giardino; morirà dopo tre ore, dopo aver ricevuto il Sacramento e mormorando "Padre, perdonali, perchè non sanno quello che fanno".
Pochi giorni prima, lui che scriveva sempre in Piemontese, a seguito degli eccidi che si andavano consumando da parte dei partigiani, lasciò queste poche parole:
"Il mio cuore piange in silenzio per le sorti della Nostra Terra. Voi no, voi non avete nessun dolore. Vi sento ridere, vi sento cantare per le strade. a voi nulla importa della Nostra Terra e avete vent' anni, giovani del Mio Paese. Voi non sapete che odiare. Il mio cuore, invece, è pieno d' Amore per la Nostra Terra, le Nostre Case. Voi non sapete com' è bello anche morire per questo Amore."


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